Santa Margherita

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Ottant'anni di storia enologica, ma oltre due secoli di presenza imprenditoriale. Santa Margherita nasce nel 1935 per volontà del conte Gaetano Marzotto che, allora, guidava l'omonimo gruppo tessile vicentino avviato agli inizi dell'800 dal nonno Luigi. Una volontà ben precisa: riuscire a creare un polo agricolo innovativo che rompesse con gli schemi tradizionali dell'epoca e che rappresentasse un fattore di modernità e sviluppo. Una visione perfettamente in linea con la verve del conte Gaetano: un vero e proprio tycoon che sapeva fondere gli obiettivi aziendali con le esigenze sociali. Attorno all'azienda agricola Santa Margherita - così come a Valdagno attorno agli stabilimenti Marzotto - nacquero infatti i primi quartieri residenziali per i dipendenti, strutture culturali e ricreative. Una sensibilità vera, non di facciata, che proseguì negli anni difficili del Secondo conflitto mondiale e dell'immediato dopoguerra.
Una figura imprenditoriale rilevante nella storia economica italiana: capace come pochi altri di leggere i trend dell'economia mondiale (fu sempre lui ad inventare le prime catene alberghiere suggerendo un futuro turistico al Paese); di indirizzare scelte pubbliche, ma anche di incentivare uno sviluppo più diffuso meritandosi appieno il titolo di "umanista d'impresa".
Il conte Gaetano ebbe otto figli ed oggi suo nipote, che ne porta il nome, figlio del primogenito Vittorio Emanuele, presiede Santa Margherita.

Santa Margherita è una cantina che opera su tre delle aree vinicole più importanti e vocate d'Italia: il Veneto Orientale, la vallata dell'Adige e le colline di Valdobbiadene-Conegliano. Tutte queste realtà vantano delle precise caratteristiche che le rendono uniche e che consentono - grazie alla ricca composizione dei suoli e ai differenti climi - la produzione di vini di qualità.
Partiamo dal Veneto Orientale. Questo terroir ai confini col Friuli è da sempre granaio e vigna. Prima dei Romani, poi della Serenissima che qui produceva i vini imbarcati sulle sue navi e galere. Il clima risente della vicinanza col mare Adriatico, non ci sono grandi escursioni termiche stagionali, i terreni sono argillosi, di medio impasto, ricchi di sali e ben fertilizzati.
I vini che qui nascono - frutto anche di un severo lavoro in vigna e della ricerca della maturazione ottimale sulla pianta  - sono potenti, morbidi ma con carattere, e vantano una struttura che li rende unici nel territorio. Dei veri "super-venetian" , un'interpretazione moderna di autoctoni della tradizione, come il Refosco, e di "internazionali" di rango quali Merlot e Malbech.La Valle dell'Adige conosce un'agricoltura di grande qualità. Da un punto di vista morfologico, sopra la chiusa di Ceraino, ai confini col Veronese, presenta in provincia di Trento ampie vallate, un terreno ghiaioso, ricco di minerale e storicamente ben alimentato dalle piene dell'Adige. Poco più a Nord, in provincia di Bolzano, il territorio si presenta più "stretto", limitato da pendii scoscesi e strette vallate. Qui l'agricoltura diventa sin "eroica"  ed i vini che vi nascono - in virtù della composizione dei suoli e delle forti escursioni termiche fra giorno e notte - si impongono per la freschezza e la ricchezza dei profumi.
Conegliano-Valdobbiadene, le dolci colline dove nasce il vino italiano oggi più diffuso al mondo, il Prosecco. Un suolo ricco di componenti, un clima con buone escursioni termiche, un'area prealpina  ancora in parte incontaminata, un territorio unico.
I vini che qui trovano origine sono caratterizzati da un grande impatto olfattivo dove predominanti sono le note floreali, quelle minerali e una spalla acida che ne esalta la freschezza.
Santa Margherita è dalla sua fondazione in questi territori.
Veneto Orientale, Valle dell'Adige, Conegliano-Valdobbiadene: il cuore delle nostre cantine.