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MIRAFIORE dal 1958...ad oggi

«Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma» scriveva Lavoisier qualche secolo fa.
E i cambiamenti, spesso, non sono che sviluppi, i risultati di evoluzioni, le nascite ri-nascite. E così è (ri)nata la Casa E. di Mirafiore, storico marchio dell’enologia italiana, e con questa rinascita la storia si è fatta presente.
La storia di Mirafiore inizia fin dal 1858 per iniziativa di Emanuele Alberto, conte di Mirafiore, figlio naturale di Vittorio Emanuele II e della Bela Rosin. Dopo essere assurto a fama internazionale alla fine dell’Ottocento, contribuendo in modo determinante all’affermazione del Barolo, il marchio scompare negli anni Trenta del secolo successivo.
Dimenticato per oltre settant’anni, fino all’attuale riproposizione, Mirafiore rappresenta oggi una (ri)scoperta della quale intenditori e appassionati di grandi vini non possono privarsi.

Casa E. di Mirafiore

17 giugno 1858: Con un “atto di comando del regio delegato” al Comune di Serralunga d’Alba, viene iscritta al Fondo della Real Casa una partita di 138,62 “giornate piemontesi” (52 ettari) situate tra Sorano, Fontanafredda e Gallareto. 11 aprile 1859: Rosa Vercellana, la Bela Rosin, viene nominata Contessa di Mirafiore e Fontanafredda con decreto reale. Il titolo viene però trasmesso al solo figlio maschio, Emanuele Alberto, e da questi alla sua discendenza. La famiglia morganatica inizia a frequentare Fontanafredda.

1860: I terreni relativi a Fontanafredda vengono intestati a Emanuele Alberto e Maria Vittoria, i figli naturali del Re e della Bela Rosin.
1878: Muore Vittorio Emanuele II. Emanuele Alberto trasforma l’azienda da agricola in vitivinicola. Nasce il marchio “Casa E. di Mirafiore”.
25 dicembre 1894: A soli 43 anni, muore il Conte Emanuele Alberto di Mirafiore, alla guida dell’azienda gli succede il figlio Gastone.

dal 1878-1932

1878-1918: 40 anni di grande prosperità per la Casa E. di Mirafiore che raggiungerà il suo culmine durante la prima guerra mondiale. Prima con Emanuele A. e poi con Gastone la vendita del vino si estende a tutto il mondo. La Casa E. di Mirafiore arriva a contare 200 dipendenti con 40 famiglie residenti nella tenuta.
1913: È tra la prime aziende in Italia ad attivare l’assicurazione previdenziale per operai e impiegati. Gastone di Mirafiore, secondogenito del Conte Eamanule Alberto, a seguito della morte del padre e del fratello si è assunto la responsabilità della gestione della tenuta.
1919: Gastone, al termine della Grande Guerra, trasforma la “Casa E. di Mirafiore” nella “Mirafiore Vini Italiani”, evento che segna a tutti gli effetti l’atto con cui la famiglia Mirafiore si defila dalla gestione della Tenuta.

1927: Gastone, inizialmente socio di maggioranza relativa (40%) e presidente, se ne occupa sempre meno per uscire definitivamente di scena nel 1927, quando alcuni imprenditori, con a capo Paolo Messina, ne rilevano le azioni.
1929: Al di là di una pessima gestione aziendale, a dare il colpo di grazia sono due eventi disastrosi: la fillossera, che distruggerà completamente i vigneti e la grande crisi economica del 1929 che comprometterà del tutto l’attività commerciale.
1932: Il 6 dicembre 1930 si dichiara il fallimento. All’asta fallimentare del 10 giugno 1932 il Monte dei Paschi di Siena rileva la Tenuta di Fontanafredda per 1.050.500 lire. Il marchio Mirafiore viene invece acquistato dalla famiglia Gancia di Canelli per 600.000 lire.

dal 1932-OGGI

1935: Il Monte dei Paschi di Siena comincia a gestire la cantina che si trova in una situazione di disastro. Le botti vecchie e piene d’acqua, le vigne “mangiate” dalla fillossera e neppure un marchio commerciale
1939: I dirigenti indicati dalla banca si inventano il marchio Fontanafredda direttamente dall’indicazione geografica della località e affidano l’azienda a Giuseppe Bressano di Alba, il quale si dimostra una persona eccezionale.
1939-1954: Tra mille difficoltà Bressano riesce a rimettere in marcia l’azienda, riportandola a produrre vino di qualità. Purtroppo nel 1954 muore in un incidente stradale. Da allora si susseguono diversi nuovi direttori nominati da MPS.

1980: Fontanafredda cerca invano di riacquistare il marchio Mirafiore, consapevole della necessità di operare con un marchio diverso con cui definire una nuova (ma antica) filosofia produttiva. Si incomincia a produrre una serie di vini in grado di richiamare il rigore e l’importanza dei grandi vini classici piemontesi.
2008: Fontanafredda viene venduta a Oscar Farinetti e Luca Baffigo Filangieri, proprietari di Eataly. Finalmente, dopo 77 anni, torna nelle mani di piemontesi.
2009 – Il 30 luglio 2009, Fontanafredda riacquista il marchio Mirafiore. Rinasce una linea di vini di altissima qualità con il marchio storico originale “Casa E. di Mirafiore”.

Mirafiore...1978

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